Rassegne di
Fitoterapia
SILIMARINA E MALATTIE EPATICHE
La silimarina è un complesso di
flavonolignani presenti nel frutto di Silybum marianum,
una pianta medicinale tradizionalmente classificata come
“epatoprotettore”. I risultati di 19 studi clinici
analizzati in questa revisione sistematica suggeriscono
che l’evidenza clinica di efficacia per la silimarina
nei disturbi epatici non è pienamente soddisfacente. In
dettaglio: 1) non esiste alcuna evidenza di
un’evoluzione favorevole per l’epatite virale,
particolarmente per l’epatite C; 2) nelle epatopatie
alcoliche si osservava una riduzione della aspartato
aminotransferasi, mentre non si osservavano riduzioni
della fosfatasi alcalina; 3) nei casi di cirrosi epatica
(prevalentemente cirrosi alcolica), la mortalità era del
16% nel gruppo trattato con silimarina e 20% nel gruppo
che riceveva il placebo (differenza non significativa).
In generale, la mortalità per cause epatiche risultava
essere del 10% nel gruppo della silimarina e nel 17% nel
gruppo che riceveva il placebo (P<0.01). Alla luce di
questi risultati ed analizzando il rapporto
rischio/beneficio, gli Autori di questa revisione
suggeriscono che la silimarina possa avere una qualche
applicazione nel trattamento adiuvante della cirrosi
epatica. Le dosi utilizzate negli studi clinici
variavano da 200 a 500 mg, per periodi che andavano da
una settimana a due anni. Da ricordare anche i possibili
effetti benefici della silibina, uno dei componenti
della silimarina, nei casi di intossicazione da fungo
Amanita phalloides.
Riferimento bibliografico
Saller R, Brignoli R, Melzer J, Meier R. An updated
systematic review with meta-analysis for the clinical
evidence of silymarin. Forsch Komplementmed
2008;15:9-20.
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